La Francia, - la “gran nasión” parla ufficialmente solo UNA lingua. L’articolo 2 della Costituzione recita: “la lingua della Repubblica è il francese”. Nonostante sul territorio francese ci siano le minoranze linguistiche che parlano occitano, bretone, catalano, gallese, francoprovenzale, basco, fiammingo e tedesco, la costituzione non ne cita nessuna. Le motivazioni provengono da lontano.
Nel XVI secolo il re Francesco I promulgò l’ordinanza di Viier Cottrè con la quale dichiarò il francese lingua ufficiale dell’impero, intendendo la lingua d’oil, parlata nelle regioni adiacenti a Parigi.
La rivoluzione del 1789 confermò il Francese unica lingua della repubblica, relegando gli idiomi regionali a dialetti, i cosiddetti PETUÉ. L’idea dei rivoluzionati trovò l’appoggio della popolazione che capiva la lingua.
É proprio in questo momento storico che la lingua ha iniziato ad assumere un ruolo politico, cosa che mantiene fino ad oggi. Nel corso degli ultimi 250 anni, le lingue delle minoranze, che in Francia vengono chiamate lingue regionali, vennero eliminate dai contesti sociali e pubblici e dalle scuole. Solo a partire dagli anni Sessanta e Settanta giunsero le rimostranze regionali.
Le regioni contro lo Stato, contro Parigi. Nacquero associazioni e vennero a costituirsi realtà scolastiche private bilingui: in Bretagna si chiamano Scuole DIWÀN, in Occitania CALANDRETA, nelle regioni basche SÉASKA. Ancora oggi sono scuole private gratuite, laiche e orientate a modelli di riforma pedagogica.
Cosa è stato fatto sino ad ora? Nel 1999 la Francia ha sottoscritto la Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie, ad oggi però non l’ha ratificata. Dal 2008, almeno, la Costituzione Francese definisce le lingue regionali come beni culturali, definizione che per alcuni critici allude a una sorta di mummificazione.
Nel 2021 il dibattito si è riacceso con la Legge Molác che prevede una serie di misure di protezione e sostegno, come le lezioni immersive in lingua regionale anche nelle scuole pubbliche. Approvata in parlamento, la legge venne bocciata dalla Corte Costituzionale: le motivazioni sono che parti della LUÀ Molác ledono l’articolo 2 della Costituzione: il francese rimane l’unica lingua della Repubblica.
Un paio di dati ancora: le lingue regionali vengono parlate da 4,9 milioni di cittadini, che corrispondono all’8% della popolazione francese.
da minoranze nel mondo 04/2023
messa in onda: 21.01.2024 - Rai Alto Adige